panorama valdastra decorazione cappella
Fattoria di Valdastra
Azienda Agricola Dott. Borgioli Adriano
Via di Cardetole 8
50032 Borgo San Lorenzo (Firenze)
Italia
Tel/Fax 055.8457930
Email: info@valdastra.it

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villa di valdastra

dott. borgioli

cappella

Album Fotografico

La Storia

L'azienda agricola di Valdastra si trova nel comune di Borgo San Lorenzo, in Mugello, a pochi chilometri da Firenze.

L'azienda, così come oggi è condotta, nasce nel 1962, quando il Notaio Dott. Giorgio Borgioli (padre dell'attuale titolare Dott. Adriano Borgioli) acquista la proprietà dalla famiglia Brizzi Fabroni.

Nel secolo XV la villa di Valdastra ('vallis ad astra' come riportato nei toponomi del tempo), gli edifici e le terre circostanti appartenevano a Bernardetto de Medici, cugino di Lorenzo il Magnifico, il quale si dichiarava nell'anno 1445 'proprietario di casa in Valdastra e costruttore del vicino palazzo in Cardetole conosciuto oggi come 'Palazzaccio' (la famiglia Medici, originaria del Mugello, aveva molte proprietà nella zona ed a breve distanza da Valdastra si trovano edifici e varie testimonianze della loro presenza). 

Nel secolo XVII Valdastra passò ai Padri Serviti della Santissima Annunziata, dipendenti del Convento di Montesenario. Incamerata dal demanio nel 1867, la villa e la fattoria furono acquistate dal Cavalier Evaristo Piani e dalla Nobildonna Marianna Gandini, che la adattarono a dimora privata.

Stradario per raggiungere Valdastra.

La Villa di Valdastra

La villa di Valdastra conserva decorazioni del periodo Liberty di notevole pregio e fa parte di un 'itinerario' che comprende palazzi, chiese, dimore private e pubbliche del Mugello.

All'interno, in un salottino, si può ammirare una riquadratura del soffitto, con un fregio continuo di tulipani, interrotto in corrispondenza delle finestre e della porta a vetri che mette in comunicazione l’ambiente con un salone più grande, sopra la quale è dipinto un riquadro con due Cigni affrontati in un laghetto di ninfee. L'autore potrebbe essere Galileo Chini poichè stilisticamente affine alla sua produzione negli anni a cavallo fra il secolo scorso e il nostro. Ai primi anni del Novecento può infatti risalire questa pittura, quando cioè Galileo riallacciava i rapporti col Mugello e dopo che la villa di Valdastra era da tempo divenuta residenza signorile.

Nella vicina cappella la cupola è stata decorata da Pietro Alessio Chini, nel 1824, quando cioè il complesso di Valdastra era ancora proprietà dei Padri Serviti. Vi è raffigurato l’Eterno in gloria fra Angeli e Cherubini; nei pennacchi compaiono invece medaglioni a monocromo raffiguranti l’Immacolata Concezione, l’Annunciazione, la Visitazione e l’Assunzione. La decorazione è completata da due figure di Beati dell’Ordine dei Servi, Ubaldo Adimari e Giovanni Angelo Porro, dipinti sempre a monocromo ai lati dell’altare. L’ispirazione è genericamente neoseicentesca e privilegia l’effetto "sfondato" della cupola, che, inquadrata da finti stucchi dorati, finge il cielo aperto.